Il manager pugliese si racconta ad Albania Economia.
Con il 2019 ormai alle spalle è tempo di bilanci e posso affermare che nonostante le fisiologiche difficoltà sia stato un anno pieno di tante soddisfazioni frutto di molteplici esperienze in diversi campi, anche su quelli da gioco.
Amo il mio lavoro, amo le sue infinite sfaccettature e le sue atipicità.
Mi chiamo Riccardo Stillavato classe 82 laureato in scienze politiche, barese e con radici saldamente piantate nel territorio, ma con un interesse al mondo che supera qualunque confine e mi spinge ad essere curioso e studioso di tutto ciò che è interazione del mercato degli utenti di un’impresa. Più volgarmente mi occupo di marketing e comunicazione per una delle società più importanti della Puglia e grazie ad alcuni risultati eclatanti anche d’Italia.
Come ogni storia che si rispetti c’è un inizio, c’è un’evoluzione e c’è anche una conclusione.
Ma quest’ultima per uno come me non c’è mai, perché è impossibile smettere di crescere e di imparare.
Mi piacerebbe iniziare così: “C’era una volta un ragazzo dedito allo sport e più precisamente allo judo, alle arti marziali e poi all’atletica leggera.
Un ragazzo che non ha mai saltato un allenamento, uno per il quale non erano previste feste, vacanze, ma che conosceva soltanto il campo e le gare”.
Ho amato tantissimo quel periodo della mia vita fatto di abitudine, di correttezza, di realtà, di condivisione, di abnegazione ed ancora oggi ciò che ho imparato in quegli anni è per me un bagaglio, uno sprono, un punto di riferimento nella vita professionale.
Quel ragazzo è cresciuto e ha imparato a conoscere e coltivare anche altre passioni come quella della radio, la tv e quella per il mondo della notte.
Una escalation che l’ha portato a diventare il Vocalist del Divinae Follie, un locale pietra miliare del divertimento e della musica, conosciuto a 16 anni quando in consolle c’erano Alex G e Nicola di Venere, il gotha della musica house in Puglia.
Il tutto grazie ad una persona speciale: Titti Mastrogiacomo allora Art Director già pluri premiata ed in quel periodo alla guida del Divinae Follie.
È grazie alla collaborazione tra il Divinae Follie ed il Samsara il ragazzo si è ritrovato a far sbracciare più di 10mila persone sulla spiaggia di Gallipoli per l’aperitivo d’Italia.
Abbiamo parlato di radio ma anche di tv, infatti per quel ragazzo fu scritta una trasmissione tv chiamata “verde di rabbia”.
Mi fu cucita addosso perché ero io il protagonista, un omino tutto verde che saltellava parlando dei problemi della città, del verde e di satira ecologista.
L’ho condotta per 15 anni fino all’anno scorso.
Quella trasmissione è stata pluripremiata anche a livello nazionale con il premio Millecanali per i contenuti e per la realizzazione, ed ancora oggi a Bari spesso mi riconoscono e mi chiedono se sono io “verde di rabbia quello della televisione”.
In questo percorso però ha avuto l’occasione nel 2006 di partire alla volta di Djerba come responsabile dell’animazione italiana in un villaggio al 90% francofono; vi lascio solo immaginare cosa è stato assistere alla finale dei mondiali tra 100 italiani circondati da 900 francesi!
Il 2006 però fu l’anno della svolta, la nazionale vince il mondiale e Riccardo incontra Luca Rutigliano al quale deve molto dell’uomo e del professionista che è oggi.
Nel frattempo ancora tanto affascinato dal mondo delle serate e con il mio amico oggi avvocato Gianni Piscopo ci inventammo “ l’aperitivo alla milanese“ qui a Bari e fu un successo nonostante abitudine orari completamente diversi.
Iniziai così ad occuparmi della comunicazione, nonostante non esistessero all’epoca i social network, ma tutto avveniva con il contatto diretto stampando e distribuendo i Flyers.
Luca si accorse di me della mia dedizione dell’impegno profuso anche solo per l’organizzazione di una serata o di un evento e così mi accolse nella sua squadra e fu proprio lui a darmi il mio primo stipendio: i miei primi €100.
Oggi lo ringrazio dei momenti infelici e per ogni delusione, ogni rimprovero, perché mi è servito ad apprezzare ogni singola conquista ogni tassello di quel puzzle che quotidianamente costruisco.
La mia determinazione e la costanza mi hanno portato a diventare il suo socio e quindi un ingranaggio di quella che per me non è solo una società di comunicazione e marketing bensì una casa e nella quale dedico attenzione, premura e competenza: Promostudio S.r.l.
Ed eccoci così al 2009, alla mia prima campagna elettorale a Bari per Michele Emiliano, vinta con grande impegno e subito dopo quella delle regionali del 2010 per Rocco Palese.
Un politico ai più sconosciuto, portato in 40 giorni al 45% (organizzammo quello che passerà alla storia come il comitato dei comitati il CLIP) contro il Fenomeno Nichi Vendola.
Perdemmo ma acquisimmo una consapevolezza differente, sapevamo condurre campagne elettorali ed i risultati positivi nonostante tutto erano tangibili.
Nel frattempo i miei incarichi in azienda cambiavano e diventavano sempre più determinanti; avevo conoscenze sul campo, avevo le competenze per poter proporre progetti e realizzarli.
Eclatante fu l’organizzazione del “Beer End”, un week end di birra gratis per l’apertura di un locale. Nessuno ci avrebbe scommesso ed invece 3 giorni sold out!
Fu un operazione di marketing folle ma condotta personalmente con grande rigore ed attenzione. Peraltro fu richiesta la stessa campagna e fui richiesto io per l’apertura di un altro locale!
Nel 2014 “Bari in Love” ci valse mensione sulla rivista Wired, perché organizzammo un evento unico per San Valentino ed in quella occasione Bari diventò nel web la città d’Italia nella quale si era parlato più d’amore, superando Roma, Verona e Venezia.
Una mostra di opere d’arte dedicate all’amore con maxi eventi all’interno:
fu allestita una sala da tè per innamorati con concerto a loro dedicato, al termine del concerto la sala da tè si traformò in una sala da ballo dedicata al tango e fu all’allestito un post it gigantesco che gli innamorati utilizzarono per lasciare i loro messaggi d’amore (il più grande d’europa).
I clienti che si sono succeduti hanno sempre scelto la nostra agenzia per il potenziale espresso e per le idee che venivano proposte per risolvere determinati problemi.
L’esempio lampante di Costa Crociere che non riusciva a fare recruiting di personale se non a Genova.
Fu così che proponemmo la “nostra” campagna di recruiting a Bari ed in Puglia, sfruttando la nostra conoscenza del territorio, degli orari e dei posti nei quali incontrare giovani o gente in cerca di lavoro.
Inutile dirlo, aule piene e vi posso assicurare, un sacco di giovani arruolati sulle navi.
Soddisfatti del risultato ci hanno chiesto di riproporre lo stesso format di campagna anche in altre città d’italia.
Il 2016 sono “solo” alla conduzione della mia prima campagna elettorale a Brindisi e con un vantaggio di 3000 voti al primo turno; battuti al ballottaggio di 600 voti.
La mia prima sfida, forse la mia prima ferita professionale che mai dimenticherò, perché ha segnato profondamente il mio cammino.
Mai pensare di aver vinto fino all’ultimo minuto, fino all’ultimo voto! Ma nulla capita per caso.
Ho continuato a lavorare ardentemente e con Luca abbiamo deciso di fare il nostro ingresso in Confindustria e tra i Giovani Confindustria Bari Bat.
Un incontro edificante relazioni tra imprenditori con grandi sogni e con brillanti idee. Una sfida per Promostudio, un momento di crescita per tutti noi.
Confindustria Bari e Bat e Confindustria Albania.
Quest’ultime oggi per me motivo di grande orgoglio e di gratitudine nei confronti della mia amica imprenditrice Annabella Cascione alla guida di Sanigen S.p.a.
Fu lei ad avvicinarmi a Confindustria ed è a lei che Promostudio S.r.l. deve il suo ingresso. Ed è proprio grazie ad Annabella e a Confindustria Albania che ho conosciuto il dottor Sergio Fontana oggi Presidente, allora in carica pro-tempore, che ad occhi chiusi e garantendo per me e per la Promostudio S.r.l. mi affidò la comunicazione dell’associazione Confindustria Albania.
Un progetto vincente, di fatti e ad oggi è un faro ed un esempio da seguire per tutte le Confindustrie dell’est Europa.
Nel contempo sono giunte le prime grandi soddisfazioni. Grazie a Promostudio e al suo team di brillantissime e validissime risorse abbiamo conquistato Taranto nel 2017!
Una campagna elettorale a dir poco rocambolesca dove siamo riusciti ancora una volta a far eleggere il Sindaco recuperando una campagna persa in partenza.
4 marzo 2018 sempre Taranto, ancora elezioni. Abbiamo perso le politiche, ma abbiamo preso per mano una ragazza, la dolce Stefania, avvocato e mamma, e l’abbiamo guidata per tutta la campagna elettorale anche durante i momenti più bui, arrivando però al cuore di 40.000 elettori.
È vero abbiamo perso, ma abbiamo raggiunto un risultato eccezionale con grande professionalità e con tanto impegno profuso!
Non mi sono perso d’animo. Il 2019 è stato un anno esplosivo: tre campagne elettorali tre sindaci candidati e tre vittorie.
Abbiamo costruito la campagna elettorale senza trascurare nulla: dai social, ai manifesti, ai messaggi, agli eventi in piazza, alle convention.
Annunciare sul palco l’arrivo del candidato, i discorsi, sono emozioni fortissime che vanno sapute gestire. Per questo Amo il mio lavoro!
Amo catalizzare ciò che di positivo mi circonda e voglio trasmettervi un messaggio costruttivo, perché le vittorie più belle, i percorsi più esaltanti nascono anche dall’esperienze più disparate dalle occasioni più impensabili.
Lavorare, provare delle emozioni è la più grande vittoria, aiutare un’azienda a farsi conoscere a diventare un esempio di professionalità è una conquista,
Annunciare la vittoria del proprio candidato sindaco o politico è esaltante!
Io continuo a correre, studiare, capire, ad osservare.
Non sarò mai sazio di riempirmi il cuore di 1000 altre esperienze e di lavorare per 1000 altri progetti, perché il lavoro per me è fonte di gioia e di crescita quotidiana.
Entriamo nelle aziende dei nostri clienti, studiamo il loro percorso, le persone, chi sono, cosa fanno e poi trasformiamo tutto in campagne pubblicitarie, in comunicazione, in conoscenza dei prodotti, in vantaggi competitivi per aggredire il mercato.
Abbiamo realizzato spot televisivi per le tv nazionali, ma l’intento non era arrivare alla massa, bensì a 7 buyer della GDO che a quell’ora avrebbero guardato le pubblicità prima e dopo il tg.
Lo abbiamo fatto per ben 2 volte, ma con 2 idee completamente differenti, dalla computergrafica 3d del primo agli effetti speciali e montaggio da cinema del secondo.
Stare accanto a persone e fare esperienze trasversali è sempre affascinante e gratificante, non ultima quella di essere a bordo campo come speaker della squadra di calcio della mia città.
Un ruolo delicatissimo, dove non basta annunciare una formazione o gridare per un goal, ma bisogna seguire un rituale, un cerimoniale complesso perché possano arrivare al tifoso sia l’emozione della partita che le informazioni basilari per seguire il gioco, il tutto condito da mille e più difficoltà dovute alle tempistiche o ritmi serrati.
Sei solo, di fronte a 20mila persone ed una parola o una frase detta nella maniera giusta può esaltare una tifoseria e mandarla in estasi.
Credo sia importante porsi degli obiettivi, sempre più importanti, per alzare sempre l’asticella del proprio limite, ma bisogna avere i mezzi per superare situazioni difficili e circondarsi di persone qualificate e strutturate, solo così si può provare a fare la cosa giusta.
Purtroppo e a volte spesso, nonostante tutti i presupposti positivi, quella cosa che noi definiamo giusta non accade, ma essersi impegnati amando il proprio lavoro rende orgogliosi e soddisfatti.
Ho cercato di riassumere in breve la mia esperienza e non me ne vogliate se non ci sono riuscito. Nel dubbio chiamatemi pure, rispondo H 24 come i medici!