LA RIVOLUZIONE DEL MERCATO IMMOBILIARE PARTE DALL’ALBANIA grazie ad una Startup Made in Italy che ha scelto Tirana per il lancio internazionale. Abbiamo incontrato l’Arch. Tiziana Bellucci, Founder e CEO di PeeK e l’Executive Manager e CoFounder, Mario Pirone.
Tiziana, ci potresti spiegare in parole semplici cos’è PEEK?
Peek è uno strumento vincente nel settore immobiliare ed è un metodo rivoluzionario in campo europeo perché risolve tutti i dubbi e le problematiche legate all’acquisto di un immobile in costruzione o in ristrutturazione.
Vi faccio un esempio pratico. Ipotizziamo che devo acquistare un immobile in costruzione. Per quanto possa vedere una serie infinita di disegni, piante, sezioni, prospetti e nella migliore delle ipotesi delle immagini foto realistiche, i cosiddetti Render, nulla di tutto ciò potrà veramente farmi comprendere fino in fondo ciò che sto acquistando su carta.
Peek è l’unico strumento che supera questi limiti, consentendomi di camminare e guardare il progetto dall’interno, interagire con gli oggetti, aprire le porte, spostare gli arredi, cambiare i colori e soprattutto valutare gli spazi in ogni singolo ambiente in prima persona. È come immergersi in uno spazio che nel presente non è stato ancora costruito.
In poche parole Peek rende reale ciò che è invisibile!
Come è nata l’idea e quanto ha inciso la tua professione?
Nell’ultimo decennio le tecniche di restituzione grafica per l’architettura sono notevolmente migliorate ed in continua evoluzione. Il rendering, ovvero la generazione di un’immagine di una scena tridimensionale che definisce la rappresentazione di qualità di un oggetto o di una architettura, è, attualmente, la tecnica più diffusa.
Le immagini che ne derivano, anche quelle più realistiche non permettono, in ogni caso, di comunicare al meglio le superfici, gli spazi e la luce. La percezione risulta limitata e c’è sempre il rischio che il cliente non comprenda chiaramente tutti i dettagli della progettazione.
Peek nasce quindi dalla mia esperienza ventennale in campo architettonico a seguito di una serie di studi e sperimentazioni sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale applicata all’architettura. Siamo partiti quindi da un software utilizzato per creare videogiochi e siamo riusciti a mettere a punto questo metodo che aggiorniamo costantemente nel nostro LAB di ricerca e sviluppo che ha sede in Italia.
Perché PEEK è utile ai progettisti ma anche al cliente finale?
Peek è di grande ausilio sia per i progettisti perché consente di capire se il progetto è funzionale, e se può essere ulteriormente migliorato, e soprattutto serve al cliente che ha la possibilità di vivere la sua nuova casa ancora prima di averla acquistata, in maniera così vicina alla realtà da lasciar fuori ogni dubbio o perplessità.
Il team della Start-Up da quali figure è composto?
Il team è composto da architetti, project manager ed executive manager, ma la figura più interessante è sicuramente il Virtual Ark.
Cos’è un Virtual Ark? Tiziana, hai inventato una nuova professione?
Il Virtual Ark è un architetto specializzato in intelligenza artificiale applicata all’architettura, sostanzialmente è colui che costruisce il modello solido da elaborare con la nostra tecnologia, è quindi una figura poliedrica perché deve avere diverse competenze tecnico-scientifiche che spaziano dalla progettazione basica all’informatica vera e propria.
Quindi parliamo di un architetto 5.0 da introdurre in un nuovo mercato?
Assolutamente sì. Avremo la necessità di integrare altri virtual ark nel nostro team e poiché è una figura totalmente nuova sul mercato sarà indispensabile la giusta formazione. Ovviamente chi meglio di noi può farlo.
Mario Pirone, perché avete scelto Tirana per lanciare la Start-Up?
Abbiamo scelto Tirana per svariati motivi.
Innanzitutto è una città in pieno fermento architettonico grazie alla presenza di tutte le più grandi archistar dell’architettura mondiale, presenta una tassazione ideale per le aziende tecnologiche il che permette di rinvestire gli utili nella crescita aziendale. E’ geopoliticamente strategica su tutta l’area balcanica, Grecia, Turchia, Medio Oriente, offre un’altissima formazione professionale, una media età bassa, i giovani conoscono più lingue, una visione del governo orientata a far crescere un polo di aziende tecnologiche e startup. Siamo fermamente convinti che da Tirana lanceremo Peek in tutto il mondo.