La Societa’ ALBAN COSTRUZIONI shpk opera dal 1993 nei settori della progettazione e costruzione di opere edili ad uso commerciale, civile e industriale in calcestruzzo e acciaio.
Produce inoltre prefabbricati in c.a. fra I quali pali per linee elettriche e cabine elettriche.
Dott. Michelacci, come nasce la sua avventura in Albania? Come nasce Alban Costruzioni?
In modo quasi casuale. In realtà, all’epoca, la nostra attenzione era rivolta alla Yugoslavia per reperire gli inerti da costruzione. Durante un incontro a Roma con l’allora Ministro Tesini venne fuori questo invito a visitare l’Albania, vista anche l’implicazione del nostro Paese nell’operazione
umanitaria Pellicano che forniva un filo diretto con l’Albania. Il primo viaggio avvenne nel febbraio del ’93 e sostanzialmente abbiamo replicato qui il nostro business italiano. La nostra è stata una delle prime Join venture italo-albanesi .
Come ha visto cambiare il Paese in questi anni?
Dopo la caduta del muro l’Albania era un Paese spettrale. Gli immobili erano depredati, ridotti allo scheletro. Era tutto da ricostruire. Poi tra il ’97 e il 98’, a seguito della crisi delle finanziarie piramidali in cui molti albanesi persero i propri risparmi, ci furono esplosioni di violenza, giravano molte armi. Non dimenticherò mai l’assurda immagine di tre ragazzini che giocavano con dei Kalashnikov veri. Oggi Tirana è una città Europea, tranquilla anche dal punto di vista della sicurezza, incamminata verso l’Unione Europea. Il Paese è cambiato enormemente e in meglio.
Perché un imprenditore italiano dovrebbe investire oggi in Albania?
Ci sono buoni motivi per farlo. La vicinanza all’Italia e all’Europa, manodopera a basso costo, sistema di tassazione favorevole, sindacati praticamente inesistenti. Tutte componenti che attirano gli imprenditori .
Quali sono invece le criticità dal punto di vista imprenditoriale?
Non è facile operare in Albania è un Paese pieno di “meandri” insidiosi e bisogna capire come muoversi. È consigliabile restare sempre sotto la guida delle istituzioni: Ambasciata, Confindustria. Sconsiglio vivamente di esporsi ad avventure ingenue e superficiali perché ci sono molte opportunità ma anche dei rischi.
l’Albania vuole mostrarsi come un Paese snello nella burocrazia ma nella realtà ancora non lo è. Come sappiamo, la burocrazia talvolta si puo’ accompagnare al malaffare.
Quali sono i settori che promettono una maggiore crescita nei prossimi anni?
Infrastrutture e turismo. l’Albania ha una forte vocazione turistica. Anche noi, infatti, stiamo investendo in quel senso nel sud Albania. Purtroppo riscontriamo qualche problema di chiarezza nei titoli di proprietà immobiliare: terreni statali poi occupati dei quali oggi è difficile ricostruire la storia con esattezza. In alcune zone dell’Albania ancora oggi è così. A parte questi ostacoli, il turismo sarà sicuramente un settore trainante nel prossimo futuro.
Come valuta professionalità e cultura del lavoro dei lavoratori albanesi?
Tasto un po’ dolente. In Albania mancano le scuole professionali. Noi produciamo carpenteria metallica e lavoriamo soprattutto con l’estero, il nostro prodotto deve essere perfetto. Facciamo fatica a trovare personale qualificato e serio. Di solito gli Albanesi che non hanno avuto esperienze di lavoro all’estero difficilmente raggiungono standard soddisfacenti. Noi i nostri dipendenti li formiamo internamente.
Com’è vivere in Albania per un italiano?
Per un italiano è facile sentirsi a casa in Albania. Al netto di alcune problematiche la vita in Albania è decisamente soddisfacente. Gli italiani godono di grande considerazione e quasi tutti gli albanesi parlano la nostra lingua. Per molti aspetti l’Albania di oggi riverbera nel cuore Italiano la nostalgia di valori di vita quasi perduti nei rumorosi risvolti della modernità.